Il burnout nella vita del prete

24.04.2024


Che cosa è il burnout? Quali sono i sintomi? Nella vita del prete- Quale via di uscita?

Che cosa è il burnout?

Il termine inglese burnout significa letteralmente "bruciato", "esaurito" o "scoppiato", ovvero avere un crollo. Esso viene utilizzato per indicare una particolare forma di esaurimento psicofisico collegato al mondo del lavoro. L'OMS (L'organizzazione Mondiale della Sanità) definisce il burnout come uno stato di stress cronico lavoro-correlato caratterizzato dalla sensazione di completo esaurimento delle proprie energie fisiche e mentali.

I sintomi del burnout

Si possono individuare quattro sintomi generali che sono alla base di altri: Il primo è l'esaurimento delle energie che si evidenzia nella stanchezza, mancanza di entusiasmo e senso di impotenza. Il secondo è una ridotta resistenza alle malattie. Il terzo è l'aumento di insoddisfazione e pessimismo che porta la persona a irritarsi facilmente e sentirsi oppresso. Il quarto è l'aumento dell'insufficienza sul lavoro, in quanto tutti gli sforzi fatti sembrano inutili. Questi sintomi di solito sono assimilati a un senso di malessere generale. È da tenere conto che ogni persona esprime il burnout al modo proprio. Quindi i sintomi citati si manifestano diversamente nelle persone a seconda del loro vissuto e della loro storia.

Cause del burnout nella vita del prete

Anche i preti, si trovano imbattuti nel burnout. Tante ricerche hanno evidenziato le cause che portano i preti al burnout come: il sovraccarico di lavoro, la mancanza di controllo su di esso, l'insufficiente gratificazione, il venir meno del senso di appartenenza comunitario, l'assenza di equità percepita nel proprio trattamento, la percezione di un contrasto tra i valori propri e quelli dell'organizzazione.

Aggiungerei altri fattori che ai nostri giorni stressano i preti: in primo luogo è il problema dell'amministrazione. I sacerdoti sono gravati di pesi, attese, compiti, incarichi. Malgrado il calo delle vocazioni, al sacerdote viene richiesto gli stessi compiti di tanti anni fa. Anche nelle comunità dove il numero di cristiani è basso, il sacerdote è chiamato a amministrare le strutture. Infatti la struttura della parrocchia e i compiti del parroco responsabile di essa sono rimasti uguali; giorno dopo giorno, si moltiplicano nella vita del prete i compiti e gli impegni.

Un'altra causa del burnout del prete è la frustrazione, il sentirsi inadeguato della sua vita pastorale.

Soprattutto in Europa dove alcune Chiese hanno pochi praticanti, i preti si trovano con pochissimi fedeli nella Messa, anche quella domenicale. Malgrado l'iniziativa della ri-evangelizzazione, in alcuni contesti, non c'è corrispondenza. Alcune volte le persone che vanno a Messa non sanno più rispondere. Un prete mi diceva che riprende i suoi parrocchiani perché non rispondono più alle parti della Messa che li riguardano. Oltre l'amministrazione delle strutture, c'è anche il problema del mantenimento al livello economico. Nei paesi di missione, i sacerdoti vivono con le offerte dei fedeli. In questi ultimi tempi, i fedeli non danno più tanto le offerte perché si trovano loro stessi in difficoltà. Riscontriamo la stessa situazione in Europa dove dopo la pandemia, le offerte sono diminuiti nelle chiese, conseguenza della diminuzione dei fedeli.

Via di uscita.

Per rintracciare una via di uscita del burnout nella vita del prete, dobbiamo sottolineare una differenza fondamentale tra lo stress dei sacerdoti e quello degli altri mestieri. Lo stress del sacerdote è caratterizzato da una spinta vocazionale che lo porta a dedicarsi agli altri. Partendo da questo punto fondamentale, possiamo proporre al prete di equilibrare questa spinta vocazione del servizio agli altri con l'appartenenza a colui che lo ha chiamato. Per fare questo, bisogno ritornare all'ideale primitiva che sta alla base della sua dedizione e dei suoi compiti. Il prete è chiamato inoltre alla consapevolezza che egli è un uomo di questo secolo e deve fare conto con le fatiche del mondo e della società. In conclusione per uscire dal burnout, il prete deve prendere in primo luogo cura di se stesso: fisicamente, spiritualmente e psicologicamente. È anche fondamentale che il sacerdote si procura dei collaboratori in modo da ridurre il carico di lavoro. Inoltre, deve dialogare con i suoi superiori quando non riesce a portare avanti tutti i compiti e le responsabilità da lui affidati. La vita comunitaria aiuta anche a uscire dallo stress, vivere insieme con altri sacerdoti, o almeno incontrarsi con scadenza settimanale o mensile. L'adorazione e la meditazione della parola di Dio aiutano tanto a uscire dallo stress.

Angele Rachel Bilegue

Psicologa e psicoterapeuta in formazione

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